All rights reserved la vestaglia (m.ranieri) syncro: Luca Anastasia e con quel viso stanco, e la vestaglia un po` macchiata, coi tuoi decisi no, e con quell`aria, sempre indignata, la femminilita`, lasciata la, sotto il lenzuolo, mi fa` venir la voglia, di restarmene da solo, con tutto il gelo che ormai, ti stai portando appresso, con il veleno che mi hai, sempre gettato addosso, la voglia che io avevo di ricominciare, nemmeno e' nata, che e gia` morta nel mio cuore, eppure a volte mi ritrovo li`, li` a pensare, a quella donna che dormiva, sul mio cuore, ed il suo viso non riesco, a ricordare, ma` non scordo quello che mi ha saputo dare, e contraddirmi per te, per te e' un piacere, e' diventata ormai una forma di dovere, e sai io non sopporto piu` nemmeno, la tua voce, avrei bisogno solamente, di un po` di pace, ed ogni notte tu ti arrendi sempre un po` piu` tardi, il desiderio che hai di me, fa parte dei ricordi, ed io vorrei parlare, e dirti, dirti tante cose, ma non trovo le parole forse sono finite, e a sopportarci,e andare avanti a cosa serve, quando tutto e' insopportabile, e dare almeno un po` d`amore ormai non vuoi, o non sai farlo piu`, ridiamo con gli amici, fino al momento di tornare a casa, e poi di nuovo un muro, e poi ancora quel silenzio, tu cambi viso cambi passo, togli quello che hai addosso, e sempre bello rivedere, la tua donna che si spoglia, e poi tutto passa, quando metti la vestaglia, ma quella donna che veniva con me, sotto le stelle, e' qualcosa che mi e' rimasta, sulla pelle, e anche adesso che tu sei, sei cosi' cambiata, io quella ragazzina,